È arrivata l’estate e con essa più spesso si verificano sbalzi di pressione arteriosa.
L’ipertensione arteriosa è caratterizzata da una presenza costante di livelli pressori a riposo superiori alla normalità.
Secondo l’ OMS, almeno un adulto su 5 soffre di ipertensione.
É causa di circa la metà delle morti per attacco cardiaco e stroke ischemico.
È una condizione patologica che può essere associata a sindrome metabolica.
Pressione arteriosa
Ricordiamo insieme alcune definizioni.
Secondo la definizione dell’OMS un soggetto adulto è iperteso se ha PA ≥ 140/90 mmHg.
La pressione sistolica è la pressione arteriosa durante la contrazione del cuore.
La pressione diastolica è la pressione durante la fase di rilassamento.
La PA è la forza che il sangue esercita sulla parete dei vasi in seguito all’azione del cuore.
Il suo valore può dipendere da diversi fattori:
- frequenza cardiaca;
- compliance vascolare: elasticità dell’aorta e delle grandi arterie;
- gittata sistolica: quantità di sangue che esce ad ogni contrazione;
- resistenze periferiche dei vasi;
- volemia: volume totale di sangue circolante;
- forza di contrazione del cuore.
Cos’è la vasocostrizione e la vasodilatazione?
Il lume dei vasi varia in seguito a:
vasocostrizione → forte costrizione del muscolo liscio;
vasodilatazione → rilasciamento del muscolo liscio.
L’elasticità dei vasi influenza la resistenza vasale sistemica e può influire sulla pressione stessa.
L’ipertensione arteriosa è una patologia frequente; il 33% degli uomini e il 31% delle donne in Italia ne soffre.
Sistolica e diastolica in condizione ottimale sono < 120/80 mmHg.
Categoria | Sistolica | Diastolica |
Ottimale | <120 | <80 |
Normale | 120-129 | 80-84 |
Normale/alta | 130-139 | 85-89 |
Ipertensione 1 grado | 140-159 | 90-99 |
Ipertensione 2 grado | 160-179 | 100-109 |
Ipertensione 3 grado | ≥180 | ≥110 |
Ipertensione sistolica isolata | ≥140 | <90 |
La pressione arteriosa può variare nell’arco della giornata in base all’ora del giorno, a stress, emozioni, attività fisica e da soggetto a soggetto.
Nei mesi caldi spesso questi valori diminuiscono perché il calore fa dilatare le arterie e i vasi sanguigni. Conseguenza: scende la pressione.
Altra causa è l’aumentata sudorazione, perdita di acqua e sali minerali.
I soggetti più a rischio, come al solito, sono gli anziani e chi soffre di ipertensione.
È importante monitorare la pressione, poiché nelle giornate tanto afose possono verificarsi sbalzi pressori.
È bene perciò consigliare ai nostri pazienti, soprattutto nella stagione estiva:
- controllo dal cardiologo per ricontrollare eventuali terapie ipertensive;
- evitare alcolici in quanto favoriscono la vasodilatazione;
- non esporsi ai raggi solari nelle ore più calde;
- bere molta acqua;
- mangiare molta frutta e verdura;
- riposare con gambe sollevate da un cuscino;
- rinfrescarsi spesso mani, polsi, caviglie, tempie
Misurazione
Misura diretta: è invasiva, impiegata in caso di interventi chirurgici.
Misura indiretta: appositi macchinari biomedicali o metodo ascoltatorio (rumori di Korotkoff).
Durante la misurazione della pressione arteriosa si dovrebbe prestare attenzione a :
✓ consentire al paziente di sedersi per 3-5 minuti;
✓ effettuare rilevazioni ripetute per migliorare accuratezza;
✓ avere il bracciale a livello del cuore;
✓ nelle prime visite misurare in entrambe le braccia, per rilevare eventuali differenze.
Abbiamo due tipi di ipertensione: primaria e secondaria.
Ipertensione primaria: riguarda il 90-95% ed è definita essenziale.
È data da una combinazione di vari fattori: ambientali, alimentazione, stress, obesità e predisposizione genetica, disregolazione dell’omeostasi del sodio.
Fattori di rischio sono:
- familiarità,
- ambiente,
- etnia,
- peso: soggetti con obesità tendono ad avere pressione arteriosa più alta. Fino al 30% è attribuibile a condizioni di sovrappeso o obesità. Perdendo peso la PA diminuisce. La riduzione di peso corporeo è il trattamento più importante non farmacologico.
- Peso alla nascita: più il peso è basso maggiori saranno le probabilità di sviluppare ipertensione, scompenso cardiaco in età adulta.
Ipertensione secondaria: colpisce il 5% ed è appunto secondaria ad altre patologie: renali, neurologiche, iatrogene, malattie endocrine.
Ipotensione: condizione contraddistinta da valori di pressione <90/60 mmHg, rispetto a ipertensione è meno preoccupante dal punto di vista medico clinico.
Terapia
Controllare stato psicofisico: ansia, stress, stile di vita, dieta ed esercizio fisico.
In alcune condizioni è necessario l’intervento farmacologico:
- diuretici;
- ACE-inibitori
Nel Software Keyson potete trovare nella sezione “Status” le patologie legate alla pressione per avere ulteriore supporto nella personalizzazione e elaborazione del piano nutrizionale, in base alle condizioni attuali del paziente.
In più nella pagina “Parametri cardiovascolari” è possibile registrare i valori di pressione e i battiti cardiaci con le rispettive tabelle di riferimento.
In caso di misurazioni fuori range il software attiva automaticamente un promemoria che aiuta il professionista a tenere sotto controllo le condizioni del proprio paziente.